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Orologeria tedesca

il primo blog dedicato all'orologeria made in Germany

Orologeria tedesca

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made in Germany

Moritz Grossmann

Tremblage

“La quintessenza dell’arte orologiera”

 

Non c’è appassionato di orologeria che possa definirsi tale, che almeno una volta nella propria vita non abbia letto o sentito parlare di Glashütte e dei suoi leggendari orologi. In questi ultimi anni, tra le centinaia di gruppi a tema orologeria presenti sui social, i segnatempo made in Glashütte sono stati spesso argomento di discussione in quanto visti come interessante alternativa alle piú blasonate manifatture di tradizione elvetica, destando curiositá ed ammirazione.

 

Ma cosa rende cosí speciale Glashütte? Con quasi duecento anni di storia alle spalle, Glashütte rappresenta l’eccellenza dell’orologeria di manifattura tedesca, sono infatti molti i brand residenti in questo piccolo borgo situato ad est, tra le verdi valli dei monti Metalliferi in Sassonia. Tra le piú rinomate figurano Lange&Söhne e Glashütte Original, ma in realtá sono molte di piú le case orologiere che negli anni hanno espresso i migliori prodotti dell’artigianato sassone. Una tra quelle che per qualità e talento si sta distinguendo nel panorama orologiero è la Moritz Grossmann, manifattura con un illustre passato ed un presente dal fascino speciale.

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Moritz Grossmann, nato a Dresda nel 1826, è stato un orologiaio, divulgatore e produttore di orologi. Ha contribuito, assieme ad un piccolo gruppo di talentuosi orologiai del calibro di Ferdinand Adolph Lange, Adolph Schneider e Julius Assmann, alla fondazione nel 1850 del prestigioso polo orologiero di Glashütte. Grossmann oltre ad essere ricordato come uno straordinario artista della meccanica orologiera è stato un brillante imprenditore, perché a differenza dei suoi esimi colleghi, fu tra i primi ad utilizzare la pubblicitá ed il marketing per promuovere la vasta ed articolata offerta di prodotti della sua manifattura. Fu inoltre determinante nell’istituzione, nel 1878, della prima scuola di orologeria a Glashütte, frequentata dai migliori talenti dell’epoca, un esempio per tutti Alfred Helwig, diventato celebre per aver realizzato una variante denominata “volante” del prestigioso Tourbillon brevettato da Breguet alla fine del ‘700.

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Scuola orologiera di Glashütte
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Pubblicitá su un giornale USA del 1870

 

Purtroppo la prematura scomparsa di Moritz Grossmann nel 1885 porterá grande sconforto all’interno della comunità di Glashütte e la sua manifattura verrà dichiarata in breve tempo fallita per l’assenza di eredi in grado di proseguire il lavoro. Per piú di un secolo le opere e le ricerche di Grossmann verranno studiate da generazioni di orologiai in tutto il mondo, fino a quando nel 2008, una talentuosa orologiaia, Christine Hutter, si assicurerá i diritti del nome Grossmann e avvierá nel 2010 a Glashütte la produzione di un orologio di manifattura ispirato alla tradizione dello scomparso maestro.

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credits ronaldbonss.com
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Benu Cal.100.0 2010

“Nasce la linea Benu con il calibro di manifattura 100.0”

Così come “Benu”, l’uccello sacro che nella mitologia egizia simboleggia la nascita e la risurrezione dopo la morte, il Benu Cal.100.0 suggella il ritorno della manifattura Grossmann nel panorama dell’orologeria di tradizione sassone, stabilendo i presupposti per lo sviluppo di calibri negli anni successivi. Tredici anni dopo l’inaugurazione della manifattura, esattamente l’11 novembre del 2021, è stato presentato l’ultimo capolavoro della linea Benu: il Moritz Grossmann “Tremblage”.

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Moritz Grossmann Tremblage
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Christine Hutter ed il Team di designer della Moritz Grossmann hanno voluto alzare l’asticella della qualità in questo nuovo modello, applicando nella realizzazione del quadrante, una particolare tecnica incisoria utilizzata nell’arte orafa sin dal medioevo, il Tremblant. Grazie ad un bulino in acciaio, l’incisore esegue con un movimento oscillatorio del polso, una raffinata decorazione del quadrante in Alpacca. Questa lega, utilizzata secondo l’antica tradizione orologiera di Glashütte, regala delle meravigliose sfumature argentée, che enfatizzano la tridimensionalità del quadrante. La tecnica del Tremblant, che in italiano viene tradotto in “tremolante”, necessita una buona dose di esperienza e concentrazione per eseguirla in modo uniforme, in quanto gli effetti della grana della lavorazione creano una superficie ruvida e opaca davvero unica nel suo genere.

 

La cassa del Benu Tremblage viene prodotta in due versioni: oro rosa ed acciaio. Il design della cassa riprende le forme giá utilizzate su molti orologi della collezione Benu. Il diametro da 41mm e lo spessore di poco piú 11mm racchiudono le perfette proporzioni che esaltano appieno la bellezza di questo orologio; ma se fino adesso è stato sorprendente esplorare il lato “A” del Benu Tremblage, chi fosse sensibile al lato “B” degli orologi, non rimarrà deluso da ció che potrá riservare questo magnifico orologio. Mai come questa volta, il fondello in vetro zaffiro regala una vista di rara bellezza, infatti il Moritz Grossmann Tremblage é mosso dal calibro di manifattura 100.1 evoluzione del primo Benu presentato appunto tredici anni prima.

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“Innovazione fa rima con tradizione”

Innovazione e progresso nel segno della tradizione, é questo ciò che ha caratterizzato le creazioni di Moritz Grossmann sia in passato, sia nel progetto attuale. Il calibro 100.1 riprende esattamente lo schema dello storico calibro montato sui cronometri da tasca dell’800. Una platina a ⅔ in Alpacca finemente lavorata a nastro accoglie, con collaudata robustezza, i ruotismi del movimento meccanico a carica manuale. Il ponte del bilanciere, finemente decorato a mano, sostiene il bilanciere dalle grandi dimensioni che oscilla, con la precisione e la calma dal sapore antico che sanno trasmettere le 18.000 a/h. La costruzione del bilanciere consente di regolare in maniera ottimale il movimento inerziale, con un numero ridotto di viti ad altezza variabile che permettono di ottenere un’elevata energia cinetica con la minima resistenza dell’aria.

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Ponte del bilanciere inciso a mano
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Bilanciere con spirale Breguet

 

La regolazione della racchetta del bilanciere è ottenuta grazie ad una soluzione ideata direttamente dal maestro Moritz Grossmann e sviluppata successivamente sui modelli attuali. Una vite filettata, posta sull’asse trasversale del ponte, consente una regolazione accurata del bilanciere scorrendo senza generare tensioni in entrambe le direzioni. La contro vite di serraggio arresta l’eventuale spostamento della vite di regolazione in caso di vibrazioni o urti. Come spesso accade con le pregiate manifatture tedesche, gli orologi Grossmann vengono regolati su cinque posizioni rispettando un rigoroso protocollo interno di certificazione che garantisce alti standard di precisione.

Primo esemplare di regolazione del bilanciere progettato da Grossmann-1850 circa

 

Un interessante soluzione, proveniente dai disegni di Grossmann, è stata applicata sul sistema di carica manuale, che di fatto elimina due potenziali errori comuni su orologi meccanici: evitare l’ingresso di particelle estranee dalla corona di carica e l’eventuale spostamento involontario delle lancette quando si chiude la corona. Una volta tirata la corona di carica ed arrestato il movimento, può essere rapidamente riposta la corona nella posizione iniziale, consentendo la normale messa a punto dell’ora. Terminata la regolazione, l’avviamento della marcia verrà fatta ripartire tramite la pressione di un pulsante posto appena sotto, senza di fatto dover spostare o riaprire la corona.

 

Come da tradizione la firma made in Glashütte é visibile dalle decorazioni che adornano il bellissimo calibro della manifattura Grossmann. L’angláge dei bordi di leve e ponti, i castoni d’oro avvitati, la lavorazione a raggio di sole del rocchetto ed il trattamento termico delle viti, che in questo caso ha una particolare colorazione violacea brunita. Queste sono alcune delle caratteristiche che possono essere ammirate solo su orologi di fattura sassone. Alle due referenze vengono abbinati cinturini in alligatore, blu o nero, con la cassa in acciaio e marrone con la cassa in oro rosa. I prezzi di vendita partono da 36.900 euro per la referenza in acciaio e 50.300 euro per quella in oro rosa.

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Così come raramente si vede su orologi di alta manifattura, un meritato plauso va alla cura dei materiali ed alla ricercatezza delle soluzioni tecniche, poiché insieme sono una parte importante nella valutazione complessiva di un orologio. Ma c’è un ingrediente segreto che aggiunge valore a questi magnifici orologi, ed è la memoria storica nel segno di Moritz Grossmann. Christine Hutter non solo ha riaperto una manifattura in nome del fondatore, ma ha creato un filo conduttore tra passato storico e presente innovativo tale da proiettare nel futuro il nome di Moritz Grossmann tra i grandi maestri che hanno reso celebre l’arte orologiera nel mondo.

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